Prima di conoscere le caratteristiche del tatami, facciamo un salto nel passato per scoprire le sue antiche origini. Durante il periodo Heian in Giappone, a cavallo tra il 794 e il 1185, i tatami erano considerati accessori di lusso presenti nelle case degli aristocratici, che li usavano per sedersi o come letti.
Successivamente i tatami si diffusero anche nelle case di preti e samurai e nel 17° secolo erano ormai stati sdoganati in tutte le classi sociali. La tradizione vuole che sul tatami si cammini a piedi nudi o con delle calze e questo particolare tappetino è utilizzato anche per la tradizionale cerimonia del tè.
Il tatami, che letteralmente significa “piegato e accatastato”, oggi ha trovato un ampio utilizzo nelle arti marziali e funge da materassino antitrauma, che attutisce le cadute durante le gare agonistiche o gli allenamenti.