Scopri come scegliere il miglior pavimento per palestra

Come scegliere il miglior pavimento per palestra

Hai intenzione di aprire una nuova palestra? O semplicemente vuoi rifare il look alla tua palestra che inizia ad accusare i segni del tempo? In entrambi i casi devi chiederti come scegliere il miglior pavimento per palestra, un elemento essenziale per tutelare la salute e la sicurezza dei tuoi clienti, ma anche degli attrezzi.

In un ambiente come la palestra il pavimento è sottoposto ad un calpestio continuo e, di conseguenza, tende ad usurarsi rapidamente. Il rischio è che le persone si allenino direttamente sul cemento duro e freddo, senza la necessaria protezione del pavimento, in un ambiente con scarsa trazione e basso assorbimento degli urti.

Durante gli allenamenti le persone sono maggiormente soggette a lesioni in caso di scivolamento o di caduta accidentale. Inoltre quando si lascia cadere un peso o si trascinano gli attrezzi c’è il serio rischio di rovinare la stessa attrezzatura.

E allora come scegliere il miglior pavimento da palestra? Trovi la risposta nei seguenti paragrafi, tenendo presente che un pavimento per palestra è necessario per le seguenti attività:

    • fitness;
    • crossfit;
    • boxe;
    • judo;
    • karate;
    • yoga;
    • body building.

I materiali migliori per i pavimenti delle palestre

Oggi in commercio ci sono diversi materiali, ognuno dei quali con delle caratteristiche specifiche e adatte per determinate tipologie di sport e attività. Ogni materiale ha le sue peculiarità, ma tutti devono assolvere a determinati criteri come:

  • resistenza agli urti;
  • capacità di assorbire i colpi;
  • lunga durata nel tempo;
  • eccellente ammortizzazione;
  • grip contro lo scivolamento;
  • impermeabilità.

Andando più nello specifico tra i pavimenti più diffusi sul mercato possiamo indicare i modelli in gomma, i tatami e quelli in schiuma.

I pavimenti per palestre in gomma

Il materiale più diffuso in assoluto è la gomma che si divide in riciclata e vergine. Analizziamo le caratteristiche di entrambi i modelli.

foto pavimento in gomma riciclata

Gomma riciclata

Partiamo dall’analisi del gommato riciclato che può essere a granuli doppi o fini e con singola, doppia o tripla lavorazione di mescola. Queste caratteristiche incidono sulla resa, sulla durabilità e sulla compattazione della gomma.

La gomma riciclata, come suggerisce il nome, è realizzata con materiale riciclato ed è una delle soluzioni più gettonate nelle palestre poiché combina sapientemente convenienza e prestazioni. Per ambienti più piccoli, come quelli domestici, ci sono piastrelle e tappetini che si installano facilmente e senza la necessità di avere competenze particolari.

Nonostante il prezzo contenuto questi pavimenti in gomma riciclata offrono ottime prestazioni soprattutto in termini di resistenza anche dinanzi ad allenamenti intensi. Questi modelli vantano una notevole resistenza agli urti e assorbono perfettamente l’impatto anche di carichi pesanti, come i bilancieri, evitando che rimbalzino pericolosamente.

Un altro aspetto che merita di essere sottolineato è l’alto potere di insonorizzazione. I pavimenti in gomma riciclata attutiscono molto bene i rumori di fondo dei vari allenamenti. Inoltre sono resistenti all’acqua, quindi impediscono la formazione di muffe, e assicurano un’eccellente ammortizzazione per qualsiasi tipo di attività, dallo yoga al cross-fit.

Le caratteristiche dei pavimenti in gomma vergine

Gomma vergine

La gomma vergine non viene riciclata da vecchi pneumatici o succedanei, come succede per la gomma riciclata, ma nasce da speciali lavorazioni di compattazione di materie prime.

Questa gomma è disponibile fino a 20 colorazioni, quindi dà una grande libertà di scelta del pavimento sotto l’aspetto estetico. Il materiale è totalmente privo di sostanze tossiche e assicura una grande capacitò di attutire le vibrazioni e gli urti. Tali pavimenti possono durare moltissimo, fino a 20 anni se tenuti adeguatamente.

I pavimenti in schiuma

pavimento in schiuma

Ultimamente si stanno diffondendo i pavimenti in schiuma, soprattutto per rispondere alle esigenze green di un mercato sempre più eco-friendly. Un altro fattore che ha favorito la diffusione di questo materiale è il prezzo abbastanza economico.

I pavimenti in schiuma, rispetto a quelli in gomma, pur essendo duri non sono altrettanto robusti e quindi il loro utilizzo è maggiormente consigliato per attività leggere. L’utilizzo di attrezzature o pesi troppo pesanti rischierebbe di indebolire o danneggiare la superficie.
Tuttavia, grazie all’ammortizzazione extra, i pavimenti in schiuma garantiscono un eccellente supporto per attività più “soft” come yoga, pilates e aerobica a basso impatto. Tra i modelli più popolari ci sono quelli a incastro che si installano molto facilmente.

Il tatami

tatami

Infine merita un discorso a parte il tatami, che non è un vero e proprio pavimento in gomma ma è un singolo tappeto di origine giapponese di forma rettangolare o quadrata. È realizzato in paglia di riso intrecciata e pressata, una lavorazione ecosostenibile che ne ha favorito la produzione sia per il carattere green che per i costi contenuti.

Grazie alle sue caratteristiche il tatami oggi è usato soprattutto in sport come judo e karate per attutire i traumi e i colpi in seguito alle cadute. Sono inoltre disponibili diverse colorazioni da scegliere a seconda del tipo di allenamento e di competizione.

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