Pavimento da Crossfit: guida sulle caratteristiche tecniche che deve avere

Pavimento da Crossfit: guida sulle caratteristiche tecniche che deve avere

Se devi scegliere un pavimento da crossfit che ottimizzi le prestazioni e che garantisca il massimo comfort ai tuoi clienti, non puoi affidarti alle classiche pavimentazioni da palestra. In questo articolo facciamo chiarezza su tutte le caratteristiche principali che deve avere un pavimento da crossfit, così da fare una scelta mirata e intelligente capace di dare lustro e prestigio alla tua palestra.

Il crossfit, più che uno sport, può essere considerato un programma di rafforzamento e di condizionamento fisico generale. Vengono effettuati diversi esercizi che vanno dal corpo libero alle discipline aerobiche e miste e si utilizzano vari attrezzi che vanno dalla corda fino a bilancieri e kettlebell. Il pavimento deve quindi essere in grado di assorbire colpi e urti anche molto forti.

Dopo questa piccola infarinatura possiamo concentrarci sulle tipologie di pavimenti da crossfit disponibili in commercio e sulle caratteristiche principali che devono avere.

Le caratteristiche di un pavimento da crossfit

Un pavimento da crossfit deve essere pronto a resistere a qualsiasi tipo di sollecitazione e di stress, come ad esempio slitte e joke trascinati o 120 kg che atterrano da 2 metri di altezza.

Un buon pavimento da crossfit deve innanzitutto proteggere lo strato sottostante della pavimentazione del box, ma anche attutire i colpi che possono generare rumori fastidiosi non solo per gli atleti, ma anche per le persone che abitano nelle zone limitrofe.

Le palestre di crossfit possono infatti sorgere in centri abitati, quindi i rumori eccessivi derivanti dagli allenamenti e dagli esercizi possono essere fonte di frizioni e litigi. Un buon pavimento invece garantisce la giusta insonorizzazione della palestra, creando un ambiente sereno e tranquillo dove allenarsi senza dar fastidio a nessuno.

Quali sono i migliori materiali da scegliere?

Le moquette, i parquet, la gomma o il vinile, che generalmente vengono utilizzati per le normali palestre, non sono certo adatti per gli allenamenti di crossfit. Questi materiali infatti non sono in grado di proteggere adeguatamente il sottofondo del box.

Il pavimento gommato per la palestra da crossfit è la scelta migliore e, grazie alle nuove tecnologie, offre prestazioni di alto livello. Si tratta di un pavimento realizzato con granuli di gomma riciclata SBR, composto da granuli finissimi di gomma che sono legati tra di loro da un collante poliuretanico ad altissima resistenza.

Questo prodotto assorbe perfettamente gli urti di attrezzi e pesi e ne riduce significativamente il rimbalzo, innalzando notevolmente il livello di protezione. In più è realizzato con materiale di scarto e riciclato, quindi strizza anche l’occhio al pianeta.

Quali sono i formati disponibili in commercio?

Il pavimento per la palestra da crossfit è disponibile in tanti formati, da scegliere in base alle proprie necessità. Il più comune e utilizzato è quello chiamato “piastrella”. Può avere dimensioni molto variabili che vanno da 50 cm fino ad un metro e anche oltre.

Le piastrelle in gomma sono facili da installare e richiedono una manutenzione molto contenuta. Questo significa che puoi ridurre i tempi di installazione e contenere i costi di manutenzione. Inoltre si presentano con un design piacevole e accattivante che contribuisce a migliorare l’estetica della palestra.

Qual è lo spessore migliore?

Un discorso molto approfondito va fatto anche sullo spessore, che riveste una grande importanza. Gli spessori disponibili in commercio sono:

    15 mm

    Pavimento da Crossfit 15mm

    20 mm

    Pavimento da Crossfit 20mm

    25 mm

    Pavimento da Crossfit 25mm

    30mm

    Pavimento da Crossfit 30mm

    40mm

    Pavimento da Crossfit 40mm

    Uno spessore di 40 mm è probabilmente eccessivo, poiché potrebbe favorire il rimbalzo dei bilancieri e dei pesi, rappresentando quindi un pericolo per gli atleti. Lo spessore migliore generalmente si aggira tra i 15 e i 25 mm. In ogni caso è sempre consigliabile verificare lo stato del sottofondo per scegliere lo spessore più indicato secondo le proprie necessità.

    Dimensioni della grana

    Infine bisogna scegliere le dimensioni della grana, vale a dire la dimensione dei granelli che formano la piastrella. Ne esistono principalmente 3: media, fine, finissima.

    La soluzione migliore solitamente è la grana fine, così da evitare distaccamenti che potrebbero verificarsi in seguito alle continue sollecitazioni.

    Le dimensioni dei granuli possono comunque variare a seconda dei processi produttivi, quindi è opportuno richiedere un campione così da essere sicuri di fare una scelta oculata.

    Ogni palestra ha esigenze e necessità diverse, quindi è meglio conoscere i materiali, la composizione e le caratteristiche di ogni pavimento.

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